MaGIC Foglio 18 Capo d'Orlando - Mappa (OpenData)
Titolare - Nome*
PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Editore
PCM - Dipartimento della Protezione Civile - Redazione
Autore
CNR - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria
Titolare - Codice Ipa/P. Iva*
PCM
Editore - Codice Ipa/P.Iva
PCM - Redazione
Autore - Codice Ipa/P. Iva
CNR
Descrizione*
Il Foglio 18 comprende sia le aree marine antistanti la costa NE siciliana compresa tra Capo D’Orlando ed il Golfo di Patti, sia le porzioni sommerse degli edifici vulcanici di Vulcano,Lipari, Salina e parte di Panarea.
Il margine continentale antistante la costa NE siciliana è caratterizzato da una piattaforma piuttosto acclive e ristretta (massima larghezza di 6 km), il cui ciglio è spesso in forte erosione, essendo indentato da numerosi
canyon, la cui testata si spinge fino a profondità di 50 m (o meno) ed a distanze di poche centinaia di metri da costa. Le testate dei canyon sono, a loro volta, costituite da una serie di nicchie di distacco
con dimensioni di alcune centinaia di metri, spesso disposte in assetto retrogressivo, rappresentando una delle principali pericolosità geologiche dell’area in relazione alla possibile generazione di onde di
maremoto.I canyon si seguono fino ad oltre 1000 m di profondità, drenando l’intera scarpata continentale, con una lunghezza media di 10 km, larghezza di alcune centinaia di metri e profondità di svariate decine di metri.
Gli edifici vulcanici eoliani sono caratterizzati nelle aree sotto costa dallo sviluppo di ristrette piattaforme insulari (massima larghezza di 2 km in corrispondenza dei settori più antichi), relazionate alle fluttuazioni
eustatiche avvenute nel Tardo-Quaternario, il cui ciglio è localizzato a profondità variabili tra 90 e 120 m. A profondità maggiori, si ha un brusco aumento delle pendenze (con valori superiori ai 30°) ed i fianchi
vulcanici presentano una morfologia irregolare, definita dall'alternanza di affioramenti vulcanici e lineamenti erosivo-deposizionali. In particolare, un’estesa conoide con un volume stimato di oltre 200 milioni di metri cubi si sviluppa nel settore antistante Baia di Levante (Vulcano) tra i 300 ed i 1100 m di profondità. La conoide è alimentata da un’ampia zona depressa, interpretata come la prosecuzione sommersa della Caldera di La Fossa. Sono stati rilevati quattro punti di criticità associati a sistema di canyon e a testate di canyon. CNR-IGAG
URI*
Temi*
Sottotemi
Parole chiave
Data di rilascio
31-05-2013
Frequenza di aggiornamento*
ANNUALE
Data di ultima modifica*
31-05-2013
PUNTO DI CONTATTO
Nome
CNR - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria
francesco.chiocci@uniroma1.it
Estensione temporale
Copertura geografica
Url geografico
Lingua
ITA
Versione
Conformità
Altro identificativo
Pagina di accesso
CATALOGO
Titolo*
Catalogo Open Data della Protezione Civile
Descrizione*
Catalogo dei Dataset Open Data della Protezione Civile
Editore - Nome*
PCM - Dipartimento della Protezione Civile - Redazione
Data ultima modifica*
2021-03-31