Sono on line i dati aggiornati a novembre 2012 sull’open data in Italia. Gli ultimi numeri confermano la crescita costante dei dataset disponibili - in tutto circa 4.000 - ma soprattutto compaiono nuove amministrazioni che hanno appena avviato progetti di apertura.
L’open data in Italia, almeno per il momento, è una questione prevalentemente regionale.
Sono otto, quindi il 40% del totale, le regioni che mettono a disposizione dati e informazioni, di cui sono titolari, in formato aperto e con licenza libera.
In particolare sei di queste amministrazioni hanno lanciato dei datastore dedicati (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto).
Inoltre, in alcuni casi si è deciso di applicare delle licenze libere non solo per i dataset pubblicati nell’apposito datastore, infatti, ad esempio Lombardia e Veneto hanno di recente adottato una licenza libera (IODL 2.0) anche per i dati cartografici del catalogo regionale.
Se va marcato un buon livello di apertura per le regioni, le percentuali relative agli altri enti locali, le amministrazioni centrali e gli enti di ricerca non sono molto elevate, sono presenti ad oggi diverse esperienze virtuose ma piuttosto episodiche: 13 comuni, 5 province, 13 amministrazioni centrali, 5 enti di ricerca.
Altro aspetto caratterizzante del panorama italiano sui dati aperti è quello della distribuzione quantitativa dei dati rilasciati, la maggior parte dei dataset sono stati ‘liberati’ da un numero molto ristretto di enti rispetto agli oltre 40 censiti.
I primi 10 enti (per quantità di dati rilasciati in formato open data) coprono quasi il 75% dell’intero patrimonio informativo disponibile.
Naturalmente con l’attuale quadro normativo, che sta vivendo una fase di cambiamento rilevante, la situazione potrebbe cambiare significativamente nei prossimi mesi.
Il livello di riusabilità dei dati mantiene un andamento di crescita costante per i dataset resi disponibili in formato non proprietario e machine-readable (tre stelle), tutte le ultime iniziative di dati aperti rispondono a tale livello di riusabilità.
Non sono stati registrati scostamenti consistenti per quanto riguarda i dati disponibili in formati più evoluti (quattro e cinque stelle).
Oltre i 2/3 dell’intero insieme di dataset rilasciati al momento della rilevazione è riconducibile alle tre stelle della scala di Tim Berners-Lee.
Nell’infografica, dalla quale è possibile consultare dinamicamente le informazioni e scaricare integralmente i dati appena riportati, a partire da quest’ultimo aggiornamento sono direttamente accessibili tutti i portale sui dati aperti (o le sezioni dedicate dei diversi siti web istituzionali) di ognuna delle amministrazioni censite.
Nei tooltip (box visualizzato ad ogni passaggio del cursore su un oggetto) che appaiono all’interno della mappa di distribuzione geografica e sull’istogramma
che riporta il numero di dataset rilasciati per amministrazione, sono raggiungibili tutti i portali delle iniziative censite.